giovedì 29 agosto 2013

"Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste resurrezione dei morti? " San Paolo, (l Cor 15, 12-26)


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Nelle Sacre Scritture la resurrezione dei morti è ripetutamente dichiarata inseparabile dalla resur­rezione di Gesù Cristo. Inseparabile, dunque, da quello che è il fondamento della fede cristiana. Scri­ve Paolo: «Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste resurrezione dei morti? Se non esiste resurre­zione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra pre­dicazione ed è vana anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cri­sto, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i mor­ti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri pecca­ti. E anche quelli che sono morti in Cristo sono per­duti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la resurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cri­sto, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli cowe­gnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte» (l Cor 15, 12-26).
 

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