MADONNA DELLE LACRIME DI SANGUE
Maròpati – La Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue piange da oltre 40 anni!
3 gennaio
Maròpati è un paese a 12 Km dalla stazione ferroviaria e dall’autostrada di Rosarno (RC), conta 1.500 anime. Una persona umile, francescana secolare, fedelissima al Vescovo e al Parroco, che soffre e prega giorno e notte, è stata la confidente della Madonna: è Immacolata L.. Ella in una lettera al suo Direttore Spirituale P. Alfonso Di Bartolo (già per due volte Superiore Provinciale dei Cappuccini Calabresi) avvertiva che la Vergine avrebbe dato segni evidenti per richiamare l’attenzione sui moltissimi peccati e gravissime offese contro il suo figlio Gesù (e sull’infedeltà di alcuni Sacerdoti e Religiosi). Affermava: “A Maròpati, in casa dell’avvocato Cordiano, la Vergine, in una sua immagine, verserà abbondanti lacrime di sangue”. Ebbene, dopo 26 giorni, ecco il pianto di sangue in casa di Cordiano, nella stanza di riposo, da un Quadro della Madonna del Rosario (69 x 99). Si è macchiato anche il guanciale del letto dell’avv. Cordiano. Questi per 12 anni fu sindaco marxista e fin da ragazzino è sempre vissuto senza pratica religiosa. Per diversi mesi ha cercato di tener nascosti i fenomeni di sangue che si ripetevano. Si è convertito a Gesù soltanto dopo un anno. È morto piamente nel 1986, visitato e benedetto dal Vescovo.Il piccolo paesino dove si bestemmiava apertamente, ora è diventato un luogo di culto mariano dove si recita ogni giorno il Santo Rosario. Il Segretario comunale di Maròpati, C. Laganà, scrive: “Il prodigioso evento di Maròpati è una sconvolgente esplosione mariana – come mai avvenuta altrove – di cruento dolore e di immensa pietà”.
VIDEO-STORIA

Ciò è avvenuto alla presenza di tante persone che hanno visto, toccato, fotografato, filmato quel sangue che partiva dagli occhi, dal cuore di Maria e di Gesù Bambino, dalla mano che allunga il rosario, e scorreva dalla parte esterna del vetro aderente all’Immagine. Tuttora si vede lungo il vetro una grande cascata di sangue essiccato. Il pianto di sangue fu abbondante nel Giovedì Santo 1975
(anno santo) dalle ore 11 alle 11,30 alla presenza di un folto gruppo
di persone tra cui c’era un Predicatore Cappuccino della Romagna, P.
Crispino Lanzi, che stava predicando una frequentatissima Missione. Anche il piccolo Crocifisso che è appeso sotto il Quadro, più volte ha sanguinato ed è apparso tutto bagnato di sangue.
Sono stati eseguiti accuratissimi esami scientifici del sangue che scende dal quadro.I primi esami sono stati ordinati il 25 e il 29 marzo 1971 dall’esorcista Don Vincenzo Idà (vissuto e morto in concetto di santità e di cui è in corso la Causa di Beatificazione) presso l’Ufficio d’Igiene di Reggio Calabria ed hanno dato questo esito: “sangue umano”. Il 22 novembre 1971 vengono nuovamente rimossi i sigilli del Quadro e prelevati due campioni in doppio che, sigillati dal Pretore, vengono

Si sono formate delle croci di sangue sul muro sotto l’Immagine, e macchie di sangue sono apparse molte volte sul tavolo che sta sotto il Quadro e in immaginette della Madonna del rosario e in tante strisce di cotone e in migliaia di fazzoletti avvicinati al Quadro dove però il sangue non veniva assorbito e si manteneva fresco per ore e per giorni. Diverse persone hanno fatto eseguire analisi scientifiche di quel sangue e il risultato è stato sempre il medesimo: “sangue umano”.
La celebre stigmatizzata e Serva di Dio Teresa Musco, in gennaio 1973, scrive: “Mentre stavo in chiesa in preghiera, la Mamma Celeste mi ha detto: <<Teresa, io ti lascio questo nome (quello del Parroco di Maropati, Don Eugenio Anile, che lei non conosceva) scrivi a lui e digli che ti dia un fazzoletto macchiato di sangue>>. Lei poi dirà al Parroco Don Eugenio: <<Con quel fazzoletto macchiato di sangue, ho ottenuto 4 guarigioni in Caserta>>. <<Con altri fazzoletti insanguinati sono guariti dal cancro 3 persone>>” (Cfr. “30 anni di prodigi” pag. 149).
Anche l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Corrado Mingo, dopo diversi e ferventi pellegrinaggi a Maròpati, ha ripetuto: “Mai, mai in nessun celebre Santuario, neppure a Lourdes o a Fatima o a Pompei, ho avuto sentimenti religiosi o ascetici così forti e frutti spirituali così abbondanti come davanti alla Madonna delle lacrime di sangue di Maropati”. I più grandi miracoli però sono da considerarsi le numerose conversioni oltre alle innumerevoli guarigioni.

S. Paolo grida: “Non vogliate spegnere lo Spirito Santo! Non disprezzate le profezie: esaminate tutto e tenete ciò che è buono!” (1 Tess. 5,19-20). Non hanno spento lo Spirito Santo i Vescovi che, in questi nostri tempi difficili, hanno approvato le apparizioni e i pianti della Madonna a Parigi (nel 1830, in Rue de Lubac), a La Salette (nel 1846), a Lourdes (nel 1858), a Pontmain (nel 1871), a Fatima (nel 1917), a Siracusa (ove, nel 1953, ha pianto per 4 giorni), ad Akita in Giappone (ove nel 1975 ha pianto, anche sangue, ben 100 volte). A Kibeho in Ruanda
(ove è apparsa e ha pianto dal 1981 in poi, e ha predetto la terribile
carneficina che si scatenò tra le tribù). La Vergine soprattutto è
apparsa e appare a Naiu, nella Corea del Sud, dal 1975. Qui nei primi 10
anni i pianti sono stati un migliaio (circa 250 erano le lacrimazioni
comuni e circa 750 erano lacrimazioni di sangue). L’Arcivescovo locale
ha dato piena Approvazione e a volte è stato presente ai pianti di
sangue.

Associazione Madonna del Rosario delle Lacrime di Sangue Viale P. Nenni, 13 – 89020 Maropati (RC). Tel. 0966.945071 – 334.8615084
a Cura di Padre Crispino Lanzi – Convento dei Cappuccini di Forlì – Testimone oculare di tre sanguinazioni.
Aggiornato dalla Redazione dell’Associazione della Madonna.
Fonte: http://www.mariadinazareth.it/fenomeni%20lacrimazione%20maropati.htm
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