apostolo (I sec.) 30 novembre
Andrea proveniva da Betsaida, una città della Galilea, sulle rive del lago Genezaret, e lavorava come pescatore con suo fratello Simone Pietro; secondo il Vangelo di S. Giovanni (1, 35-42) era un discepolo di Giovanni Battista (24 giu.) ed era presente quando Giovanni indicando Gesù, disse: «Ecco l’Agnello di Dio». Andrea e un altro discepolo di Giovanni seguirono Gesù e trascorsero con lui il resto della giornata. Il mattino dopo, Andrea incontrò Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» e lo portò da Gesù che gli diede il nome di Pietro.
VIDEO-STORIA
Il Vangelo di S. Marco (1, 16-20), come quelli di S. Matteo (4, 18-22) e di S. Luca (5, 1-11), attesta che Andrea e Simone furono chiamati personalmente da Gesù; nella tradizione greca, Andrea è considerato protoclito, o “primo chiamato“.
Andrea
e suo fratello seguirono Gesù, e quando questi scelse dodici fra i suoi
discepoli come apostoli, Andrea fu incluso nel gruppo. Negli elenchi
degli apostoli nel Nuovo Testamento, è sempre nominato tra i primi quattro; ma oltre a questo, è uno del piccolo gruppo dei dodici ad avere un certo rilievo, palesemente considerato come uno dei leader. È menzionato individualmente in due occasioni, entrambe in relazione con l’apostolo Filippo: fu lui a indicare il ragazzo con i cinque pani e i due pesci,
prima che venissero sfamati i cinquemila (Gv 6, 8-10), e quando Gesù e
gli apostoli erano a Gerusalemme, per celebrare l’ultima Pasqua di Gesù,
fu lui che annunciò a Gesù che alcuni greci desideravano parlargli (Gv 12, 20-2).Ugualmente oscuri sono gli avvenimenti che riguardano la sua morte; la passio apocrifa afferma che fu crocifisso a Patrasso, in Acaia, aggiungendo che fu legato, non inchiodato, alla croce, e che predicò per due giorni fino alla
morte.
L’idea che la sua croce fosse a forma di X fu inizialmente espressa ad
Autun, nel X secolo, e non divenne comune fino al XIV. Nel 356 o 357,
per motivi di prestigio (Roma possedeva le reliquie di almeno un
apostolo, quindi anche Costantinopoli ne avrebbe volute altrettante), l’imperatore Costantino II (337-361) fece trasferire le sue presunte spoglie nella chiesa degli Apostoli a Costantinopoli; quando la città fu conquistata dai crociati, nel 1204, furono portate nella cattedrale di Amalfi, in Italia, e il cranio portato a Roma nel 1461 o 1462, e conservato in Vaticano, finché papa Paolo VI non lo restituì a Costantinopoli.
La festa di S. Andrea divenne universale in Occidente a partire dal VI
secolo e, da tempi lontanissimi gli furono dedicate alcune chiese, in
particolare in Francia, Italia e Inghilterra (tra le più antiche, Hexham
e Rochester). La popolarità della leggenda di S. Andrea è anche
indicata dal poema anglosassone Andreas.
Andrea è uno dei tanti santi patroni della Russia,
paese che non visitò mai, sebbene esista una tradizione poco avvalorata
secondo cui svolse la sua predicazione in quel luogo, arrivando fino a
Kiev; non c’è nessuna prova che sia stato in Scozia, paese del quale è
ugualmente patrono. Secondo una leggenda, S. Regolo, un monaco greco, custode delle reliquie di Andrea durante il IV secolo, apparve un angelo che gli ordinò di prenderle e portarle in un luogo che gli sarebbe stato indicato. Regolo, a tempo debito, partì verso nord ovest, «verso i confini della terra», e fu infine fermato
dall’angelo quando raggiunse l’attuale St Andrews, in Scozia, dove costruì una chiesa, per custodirle; in seguito divenne il primo vescovo di quel luogo e trascorse i successivi trent’anni a evangelizzare il popolo.
dall’angelo quando raggiunse l’attuale St Andrews, in Scozia, dove costruì una chiesa, per custodirle; in seguito divenne il primo vescovo di quel luogo e trascorse i successivi trent’anni a evangelizzare il popolo.
Su questa leggenda, di cui esistono diverse versioni contrastanti, si
basa la scelta di S. Andrea come patrono della Scozia; è anche un
patrono della Grecia e dei pescatori, navigatori e (curiosamente) delle
nubili. In arte, Andrea è spesso rappresentato con un libro (v. per esempio S. Andrea e S. Tommaso di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), alla National Gallery di Londra, oppure S. Andrea di
Simone Martini (1344), conservato al Metropolitan Museum di New York).
Quando è rappresentato con una croce, si tratta normalmente di una croce
latina (come nel pannello di un dittico di Carlo Crivelli, anch’esso
alla National Gallery), sebbene nei dipinti a partire dal XIV secolo non
sia insolito vederlo con la croce a ” X ” (popolarmente conosciuta come
la croce di S. Andrea e ora inserita nella bandiera del Regno Unito, per rappresentare la Scozia). La Crocifissione con i Santi, del Maestro di Lieborn, anch’esso alla National Gallery, raffigura questa croce.
É INVOCATO: – contro dissenteria, gotta, erisipela,
torcicollo – come protettore di fabbricanti di corde, pescatori e
pescivendoli, naviganti e donne nubili

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