venerdì 15 marzo 2013
Accettare la Croce. di P. Jozo Zovko
Cari fratelli, ognuno di noi ha la sua croce ma sono molti quelli che non l’accettano…troppi ancora! Sono tanti quelli che pregano per liberarsi della propria croce. Vanno davanti a Dio con la preghiera per spiegare la propria situazione, per farli capire che non è giusto né ragionevole ciò che succede a loro. Pretendono di persuadere Dio a cambiare il Suo progetto, oppongono la loro volontà a quella di Dio.
La Madonna non ha mai incitato Suo Figlio a scappare dalla croce. Lei non Gli ha detto: Andiamocene perché qui vogliono farTi del male, fuggi da qualche altra parte, guarda che Ti uccideranno.. .No! La Madonna non ha detto questo, perché Lei cercava la volontà di Dio e l’accettava assieme a Suo Figlio. Io sono sicuro che Lei Gli diceva: Coraggio, Figlio! Io sono con Te… devi sacrificarTi… Guarda, tutti aspettano il Tuo sacrificio… da Te verranno la grazia e la salvezza!
Un giorno, Gesù ha parlato ai discepoli di ciò che Gli sarebbe successo e che Lo aspettava una morte violenta. Allora, Pietro Lo ha preso in disparte e Gli ha detto: Signore, allontana da Te questi pensieri… ,non parlare così.. .Tu non devi morire.. Non devono accadere queste cose!
Cosa ha risposto Cristo?
Cristo ha fatto un esorcismo: “Vattene, satana!”. Ha scacciato con forza satana, ha scacciato quei pensieri dal cuore del Suo discepolo perché non erano coerenti con il progetto di Dio. Cristo ha fatto un esorcismo sul Suo discepolo, Suo Apostolo, nostro primo Papa (cfr.Mc 8,3).
Sul Tabor, Pietro è nuovamente tentato e tenta Gesù.
“Maestro, qui stiamo bene.. .costruiamoci tre tende e stabiliamoci definitivamente.. .questo è un luogo sicuro e tranquillo (cfr.Mt 17,4). Pietro non aveva compreso dove doveva condurlo la “visione” mostratagli dal Signore: avrebbe girato il mondo per portare la sua testimonianza fino al sacrificio della sua vita sulla croce. Invece, in quel momento egli desiderava soltanto fermarsi in un posto tranquillo e accogliente. Pensate come anche noi, tante volte, siamo tentati ed accettiamo pensieri e ragionamenti per vivere senza la Croce.
La vita cristiana è conoscenza della Croce, la nostra sapienza è amare la Croce. Perciò, il nostro San Francesco piangeva: “l’Amore non è amato”… “sono triste perché non so amare perché il solo vero amore è quello che si sacrifica sulla Croce.
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/
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