LUIGI BELTRAME QUATTROCCHI e MARIA CORSINI
(1880-1951) e la consorte (1884-1965) 25 novembre
Luigi Beltrame Quattrocchi nacque a Catania il 12 gennaio 1880. Laureato in giurisprudenza, conobbe Maria Corsini con cui si sposò. Dalla loro unione nacquero quattro figli. Maria si impegnò in una indefessa attività apostolica. Nel 1914, a seguito del terremoto di Avezzano, si prodigò nell’assistenza ai feriti e iniziò le catechesi alle donne presso la parrocchia di S. Vitale. Nel 1915 soccorse spiritualmente i soldati della Prima guerra mondiale ricoverati nei diversi ospedali di Roma.
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Luigi, allergico a qualsivoglia tessera associativa per una correttezza etico-professionale, appoggiò apertamente, attraverso l’amicizia con Don Sturzo, il nascente Partito Popolare, ma visse la sua intensa e coerente pratica religiosa senza farisaica ostentazione e senza compromessi di sorta. Affiancò la sposa in piena e operosa sintonia di fede: nell’impostazione evangelica del cammino di grazia della comunità
familiare, autenticamente vissuta come “chiesa domestica”, nella
soluzione soprannaturale di qualsiasi problema che la riguardasse,
specialmente circa l’educazione dei figli; nella piena adesione –
talvolta sofferta – alle molteplici iniziative di lei nel campo
dell’apostolato; nella concezione ed elaborazione dei suoi scritti,
dalle serali e animate discussioni sui contenuti ( e talvolta anche
sulla forma), fino alle trattative non sempre facili con gli editori, e
nell’accuratissima correzione delle bozze.
Quando nel 1916, in piena prima guerra mondiale, approdò in Italia il movimento scoutistico, sorse l’associazione Scoutistica Cattolica Italiana (ora AGESCI). I coniugi Beltrame Quattrocchi vi aderirono subito con entusiasmo,
partecipando insieme alle prime riunioni programmatiche e divulgative,
iscrivendo i due figliuoli maschi al Reparto Roma V di cui Luigi divenne il primo presidente. Preziosa fu anche la presenza di Luigi come barelliere per l’UNITALSI. Poco
dopo, egli venne chiamato a far parte del Commissariato Centrale, a
fianco del primo Capo Scout italiano, il Conte Mario di Carpegna,
dell’illustre scienziato gesuita padre Gianfranceschi, e di altri
pionieri del laicato cattolico maschile del tempo.
Alcuni anni dopo, Luigi, colpito dalla situazione di abbandono dei ragazzi di strada
della zona della Suburra, un settore spiritualmente e moralmente
depresso e abbandonato del medesimo quartiere Esquilino, insieme con un
collega, il Prof. Gaetano Pulvirenti, amico carissimo e di pari
sensibilità religiosa, fondò presso la Basilica di Santa Prudenziana in via Urbana un oratorio festivo che in breve si popolò di ragazzi. Vi furono presto cresime e prime comunioni. Luigi morì il 09 novembre 1951.
Nel 1917 Maria Beltrame divenne Terziaria Francescana e nel 1919 venne accolta nella congregazione delle Dame dell’Immacolata. Nel 1920 entrò nelle file del Consiglio Centrale dell’Azione Cattolica Femminile e divenne membro effettivo del Segretariato Centrale di Studio in qualità di incaricata nazionale per la religione, e membro effettivo del Segretariato Centrale di studio. Già
da tempo impegnata con il gesuita Padre Ansuini nella diffusione
dell’Apostolato della Preghiera, incontrò Padre Matheo Crawley, Apostolo
dell’Intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù nelle Famiglie benedetto e incoraggiato da Pio X, Benedetto XV e Pio XI. Maria morì il 25 agosto 1965.
Papa Giovanni Paolo II,
che li ha beatificati il 21.10.2001, si mostrò particolarmente lieto di
additarli al popolo dei fedeli. Essi, infatti, non hanno fondato
congregazioni e non sono partiti missionari, ma si sono fatti santi vivendo il loro matrimonio come un cammino verso Dio.
Per la prima volta nella storia della Chiesa una coppia di sposi, Luigi
e Maria Beltrame Quattrocchi, sono stati proclamati beati non
“malgrado” il matrimonio, ma proprio in virtù di esso. La loro
beatificazione ha segnato una svolta sulmodo comune di concepire la
santità, non più soltanto a favore di suore, sacerdoti e singoli fedeli,
ma a degli sposi cristiani.Fonte: Il primo grande Dizionario dei Santi di Alban Batler / http://www.santuariodivinoamore.it/beati.html
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