29 novembre 1933
I veggenti sono: Fernande Voisin, di 15 anni, Andrée Degeimbre, 14 anni, sua sorella Gilberte di 9, Albert Voisin di 11 anni e sua sorella Gilberte.
VIDEO-STORIA
Nella sera del 29 novembre Albert si reca assieme a Fernande, Andrée e Gilberte al convento delle Suore dove la sorella Gilberte resta abitualmente fino alle 18.30 per studiare. Dopo essere passati all’altezza della piccola grotta di Lourdes, di fronte alla ferrovia che costeggia il giardino del convento, si dirigono verso la porta del convento e suonano il campanello. Mentre i ragazzi attendono che qualcuno gli venga ad aprire, Albert si volta per guardare verso il terrapieno della ferrovia. E li vede qualcosa che lo lascia attonito; indicando agli altri la direzione con la mano, grida:“Guardate! La Madonna cammina sul ponte”.
In un primo momento le ragazze rimangono incredule ma poi anche loro vedono la figura luminosa di una donna vestita di bianco che cammina, lentamente, con le mani giunte e sostenuta da una nuvola che Le nasconde i piedi. Quando la sorella di Albert, Gilberte, va ad aprire alla porta del convento ancora non si è accorta di quello che sta succedendo ma quasi subito anche lei nota quella meravigliosa Signora vestita di bianco.
I ragazzi all’inizio si sentono attratti dalla prodigiosa visione ma poi si fanno sopraffare dalla paura e fuggono senza neanche voltarsi indietro.
Nei giorni seguenti essi si recheranno ogni sera nel luogo dell’apparizione, accanto ad un albero di biancospino vicino alla grotta, per recitare il Rosario ed attendere la venuta della Signora. Ma la Madonna non apparirà tutte le sere.
I piccoli veggenti col passare dei giorni vengono accompagnati al loro appuntamento con la Vergine da una folla di gente che si fa di volta in volta sempre più numerosa.
Quando inizia l’apparizione i ragazzi cadono in ginocchio tutti e cinque simultaneamente
sul duro ciottolato della strada, con una forza tale da lasciare
esterrefatti i presenti. Eppure pare che i ragazzi non abbiano mai
riportato alcun genere di ferita o contusione. Le persone che
assistevano rimanevano meravigliate anche dall’insolito tono di voce dei ragazzi quando pregavano, molto più alto di quello abituale.
Quando gli veniva chiesto di descrivere la Madonna, i ragazzi erano concordi nel dire che la “bellissima Signora” era vestita con una veste bianca e teneva le mani giunte come se pregasse, con raggi di luce intorno alla testa.Nell’apparizione del 5 dicembre Albert chiede alla Signora: “Siete la Vergine Immacolata?“, la Signora, sorridendo, annuisce con un cenno del capo; allora Albert le domanda: “Che cosa ci chiedete?” e la Madonna risponde: “Di essere molto buoni“; “In che giorno dobbiamo tornare” chiede allora Albert, “Il giorno dell’Immacolata Concezione” risponde la Madonna.
Il 13 dicembre i ragazzi chiedono ancora una volta alla Madonna: “Che cosa volete che facciamo per Voi?“, “Una cappella” risponde la Madonna.
Nell’apparizione del 21 dicembre Maria rivela ai ragazzi il suo nome: “Sono la Vergine Immacolata”.
Martedì 23 dicembre, Fernande Le chiede “Perché venite qui?“; la Madonna risponde: “Perché si venga qui in pellegrinaggio“.
Il 27 la Beata Vergine appare solo a Fernande con un cuore d’oro circondato di raggi; questo cuore viene visto anche dagli altri veggenti nell’apparizione del 30 dicembre. La Vergine dice a Fernande: “Pregate, pregate molto!“.
Il 28 dicembre la Madonna annuncia ai ragazzi: “La Mia ultima apparizione avverrà presto”.
Nell’apparizione del 1 gennaio Maria dice ai ragazzi: “Pregate sempre!” e il 2 gennaio annuncia: “Domani dirò qualcosa a ciascuno di voi in particolare“.
Il giorno dell’ultima apparizione l’afflusso di gente è enorme: 25.000-30.000 persone. Per chilometri e chilometri la strada che porta al luogo delle apparizioni è gremita di visitatori e file di automezzi. I ragazzi iniziano la recita del Rosario e dopo le prime due decine quattro di loro cadono in ginocchio in estasi; Fernande allora scoppia in lacrime perché non vede la Madonna come gli altri. Maria affida a Gilberte una promessa: “Convertirò i peccatori“. Ad Andrée dice: “Sono la Madre di Dio, la Regina del Cielo. Pregate sempre” e quindi scompare.
Alla fine dell’apparizione, mentre i
quattro ragazzi vengono interrogati, Fernande rimane ancora in
ginocchio. Improvvisamente la ragazza ed altre persone presenti sentono come un rumore di tuono e vedono una palla di fuoco sul biancospino. La Vergine appare a Fernande e le chiede: “Amate Mio Figlio? Mi amate?“, la ragazza risponde di sì e la Madonna allora le dice: “Allora sacrificatevi per Me”.
In quel momento la Beata Vergine iniziò a risplendere di una luce brillantissima, estese le braccia e i ragazzi poterono vedere il Suo Cuore d’oro. Prima di scomparire la Madonna li salutò dando loro un “Addio” che significava la fine definitiva delle apparizioni.
Durante le estasi che si verificavano nel corso delle apparizioni i ragazzi venivano sottoposti da medici e scienziati a tutta una serie di test per studiare la loro reazione agli stimoli esterni
e l’eventuale insensibilità al dolore, e questo con lo scopo di
stabilire la reale natura delle loro presunte esperienze mistiche. Dai
test emerse che i cinque ragazzi mostravano un’assoluta insensibilità a qualunque stimolo ambientale e alle punture e bruciature che gli venivano praticate.
Nel 1935 il Vescovo costituì una commissione di inchiesta per indagare i fatti di Beauraing. Il 2 febbraio 1943 il suo successore autorizzò la pubblica devozione alla Madonna di Beauraing. Dopo la seconda guerra mondiale, l’11 luglio 1949, vennero ufficialmente riconosciute e dichiarate miracolose due delle numerose guarigioni che si erano verificate in quegli anni a Beauraing. Inoltre venne emanato un documento nel quale il vescovo affermava senza riserve il “carattere reale e soprannaturale dei fatti di Beauraing” e che la “Regina del Cielo” era realmente apparsa ai ragazzi di Beauraing.Il 18 maggio 1985 anche Giovanni Paolo II si è recato a Beauraing. Si è inginocchiato davanti alla Vergine del “Cuore d’oro” ed ha incontrato Gilberte e Albert Voisin e Gilberte Degeimbre.
Fonte: “Profezie per il Terzo Millennio”
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