Martire (1544-1577) 30 novembre
Cutberto fu cresciuto da suo zio, un sacerdote cattolico, come membro della chiesa inglese, e istruito alla Grammar School, a Barnstaple; grazie all’influenza di suo zio, quando aveva solo diciassette anni, gli fu concesso il beneficio della parrocchia di Huntshaw, e due anni più tardi, fu ordinato sacerdote dalla Chiesa angelica.Agli albori del diritto penale, fu fatta una distinzione legale tra sacerdoti “mariani”, che erano stati ordinati in Inghilterra e sacerdoti “seminaristi” ordinati al collegio inglese, fondato a Douai, nel 1568. Cutberto Mayne, nato a Youlston, vicino a Barnastaple, nel 1544, fu il primo sacerdote seminarista a morire per la sua fede.
VIDEO-STORIA in spagnolo
Mentre si trovava a Oxford, dove studiò e conseguì una laurea in arte presso il St Alban’s Hall (più tardi Merton college), incontrò due cattolici, il dott. Gregorio Martin ed Edmondo Campion, che a quel tempo era ancora protestante. In loro compagnia ben presto si convinse della verità del cattolicesimo romano e, sebbene inizialmente si tirasse indietro per paura di perdere il beneficio e i titoli, presto cominciò a tenere una corrispondenza sull’argomento con gli altri due, che si erano trasferiti a Douai.
Una targa a Launceston Castello dove fu imprigionato per 5 mesi prima la sua esecuzione pubblica a Launceston Square.
Sfortunatamente, una delle lettere
finì nelle mani di Londra, che mandò una persona di fiducia a
rintracciare tutti coloro che erano nominati nella lettera. Culberto in quel periodo era fuori sede, ma l’incidente lo spinse a prendere la sua decisione: rifiutò il protestantesimo e, nel 1573, entrò a Douai. Nell’aprile del 1576, dopo essere stato nominato sacerdote e aver conseguito la laura in tecnologia, fu rimandato in Inghilterra con S. Giovanni Payne (2 apr.).
Ritornò a ovest, a Probo, vicino a Totnes, dove, in veste di economo,
entrò a far parte della casa di Francis Tregian di Golden Manor; si sa
poco del suo ministero pastorale presso i dissenzienti della zona, ma
tuttavia suscitò dei sospetti e l’8 giugno 1577, Golden Manor fu saccheggiata da cento uomini armati, comandati dallo sceriffo capo della Cornovaglia, Richard Grenville. Gran parte degli abitanti della casa fu arrestata, incluso Cutberto, i cui documenti erano in ordine, ma quando si scoprì che portava al collo un agnus dei, fu portato al castello di Launceston e incatenato al letto di una cella lurida della prigione; alla festa di S. Michele, fu accusato di vari reati, in contravvenzione all’atto di Supremazia giudicato colpevole di tradimento e condannato a morte.Il processo attirò molta attenzione, non solo perché Cutberto era il primo sacerdote seminarista a essere stato processato, ma perché le prove erano puramente circostanziali e uno dei giudici, Jeffreys, non rimase per niente soddisfatto del risultato. Grenville aveva infatti influenzato, per avere un verdetto di colpevolezza, e Jeffreys chiese una revisione del caso.
La reliquia del cranio di St. Cuthbert Mayne.
Sebbene l’opinione pubblica fosse dalla sua parte, il Consiglio della Corona decise di non mutare la condanna,
per non suscitare il “terrore dei papisti”, come monito per i sacerdoti
provenienti dall’estero. Il 29 novembre, il giorno dell’esecuzione,
dissero a Cutberto che sarebbe stato liberato se avesse prestato giuramento all’Atto di Supremazia; in risposta, prese una Bibbia, la baciò e disse:«La regina non è mai stata e non sarà mai il capo della chiesa dell’Inghilterra».
Il 30 novembre fu portata su una lettiga al mercato di Launceston, dove però gli fu negato il permesso di fare un discorso alla folla; quando le autorità provarono a fare pressione per il reato Francis Tregian e suo cognato, sir Jonn Arundell, Cutberto replicò:
« Non
so nulla di loro, a parte il fatto che sono uomini devoti e onesti, e
per i fatti a mio carico nessun altro a parte me ne è a conoscenza».
La preziosa reliquia del cranio di St. Cuthbert Mayne.
Dopo di che lo impiccarono, ma
probabilmente era già incosciente quando lo tirarono giù, vivo, per
svolgere il selvaggio rituale di squarciarlo. Cutberto è stato
canonizzato da papa Paolo VI, nel 1970, come uno dei quaranta martiri
d’Inghilterra e Galles (25 ott.). Esiste un suo ritratto contemporaneo
all’Ashmolean Museum di Oxford; e una importante reliquia del suo cranio, recuperato a Lauceston, dove fu inizialmente esposta, ora è conservata in Cornovaglia nel convento carmelitano Laneherne.
A Francis Tregian, invece, furono confiscate le proprietà terriere e
trascorse quasi trent’anni in prigione, a causa del suo rapporto con
Cutberto. Quando morì, nel 1608 a Lisbona, alle reliquie furono attribuiti dei miracoli.
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