L’Agnello
immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e
onore: a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno.
PREGHIERA DEL MATTINO
Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.PRIMA LETTURA
Ap 14, 1-5 – Dal libro dell‘Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Io, Giovanni, vidi: ecco l’Agnello in piedi sul monte Sion, e insieme a lui centoquarantaquattromila persone, che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
E udii una voce che veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di cetra che si accompagnano nel canto con le loro cetre. Essi cantano come un canto nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e agli anziani. E nessuno poteva comprendere quel canto se non i centoquarantaquattromila, i redenti della terra. Essi sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada. Questi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l’Agnello. Non fu trovata menzogna sulla loro bocca: sono senza macchia.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 23 RIT: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. RIT
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. RIT
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 21, 1-4
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
L’obolo della vedovaPer i ricchi è facile farsi belli e mostrarsi generosi. Anche ai tempi di Gesù facevano risuonare le loro monete gettate in abbondanza nel grande contenitore metallico.
Il suono già ne misurava la quantità ed incitava gli astanti a voltarsi
per vedere chi fosse il generoso donatore. Anche nelle nostre chiese,
al momento della questua alcuni sventolano la loro offerta sperando che
qualcuno, il celebrante prima di tutti, veda, ammiri e lodi. Lo sguardo
di Cristo penetra nel profondo e non si ferma alle apparenze e sa dove
porre le sue compiacenze. Una povera vedova attrae la sua attenzione.
Probabilmente ha fatto cadere soltanto pochi spiccioli che non hanno
attirato l’attenzione di alcuno. Il Signore la nota e la loda perché fra
i tanti proprio lei ha dato più di tutti gli altri perché «nella sua
miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere». Non ha dato il superfluo, ma ha dato tutto, anche se secondo i nostri calcoli quel tutto è assai poco. Dobbiamo allora concludere la vera generosità la manifestiamo quando abbiamo il coraggio di privarci anche del necessario pur di prestare aiuto agli altri.
Ne sono capaci solo coloro che sono animati da una grande fede, da un
grande amore e da una illimitata fiducia nella provvidenza e nelle
generosità di Dio. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)
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