Tutte
le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo
volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le
meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le
preghiere del Tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la Tua misericordia; perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il
grido: «Violenza!» e non salvi? Perché mi fai vedere l’iniquità e resti
spettatore dell’oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono
liti e si muovono contese. Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la
visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga
speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una
scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non
tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 94RIT: Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. RIT
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha
fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge
che egli conduce. RIT
Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a
Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri
padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». RIT
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.
VANGELO
Lc 17, 5-10Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo su
http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA)COMMENTO
Se aveste fede!Il brano evangelico di questa liturgia domenicale pone al centro della nostra attenzione la fede. La vicinanza dei discepoli con Gesù, durante la sua missione terrena, fa scoprire loro che in Gesù vi è un qualcosa di insondabile alla mente umana. Si rendono conto che sfugge loro qualcosa proprio nella comprensione di Gesù. Il suo messaggio ed il suo insegnamento sembrano essere molto difficoltosi per la loro applicazione. Il messaggio di Gesù comporta, allora, una nuova appartenenza, che sembra non essere aperta a tutti. Leggiamo nel brano del vangelo di Luca che precede il brano odierno e scopriamo che Gesù parla del reciproco perdono, da attuare sempre ed in ogni circostanza. La legge che Dio aveva affidato a Mosè è una legge di giustizia, anche sociale, ma in essa non compare il perdono; oltretutto il perdono stesso è una prerogativa di Dio. I discepoli sono sconcertati ma non vogliono avvilirsi di fronte a queste difficoltà; si rivolgono con fiducia a Gesù. La loro esperienza vera e concreta di vita con Gesù, fa comprendere loro l’inadeguatezza umana a compiere la volontà di Dio. Nasce allora in modo quasi spontaneo la domanda di accrescere la propria fede. La domanda dei discepoli non è la richiesta di spiegazioni intellettuali a verità non umanamente accessibili; vogliono andare oltre a quello che vedono con i loro occhi. I discepoli pongono nella fede la loro reale e concreta possibilità di cambiare la vita. La loro richiesta, già in sé, contiene un esplicito atto di fede rivolto al Maestro, al quale rivolgersi per le preghiere. Gesù risponde in modo adeguato a questa esortazione e comprende che la loro richiesta si riferisce in modo preciso ed specifico al loro mandato nel discepolato. La richiesta di fede dei discepoli, diventa la preghiera universale della chiesa; diventa la nostra preghiera. Si scopre allora che essere discepoli di Cristo non deriva dai meriti umani. Il dono pasquale di Cristo è proprio nel sentirsi appartenenti ad un nuovo discepolato ed ad una nuova realtà. Noi possiamo meglio comprendere questa fede nel Mistero di Cristo.
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