Siamo portati a pensare che ogni guarigione raggiunta con la preghiera possa dirsi miracolasa, ma la Chiesa è piuttosto cauta e per questo di fronte a numerose guarigioni ottenute con la grazia della fede solo poche vengono considerate vere e propri miracoli. Gesù nel vangelo non compie solo miracoli, ma guarisce anche con estrema facilità. Si, perché Dio ha anche la facoltà di accellerare i processi di guarigione, ma se era possibile questo miglioramento, ecco che decade il termine miracolo, che ciò ci sembri giusto oppure no.Miracolo o semplice guarigione? Chi più di Padre Emiliano Tardif , sacerdote reso famoso proprio per le sue messe di guarigione, può aiutarci a capirlo? I carismi e le guarigioni di un grande carismatico.
Padre Emiliano Tardif nacque da Leonidas e da Anna Larochell, dei quali fu il nono figlio. Erano una famiglia di coloni. L’8 settembre 1948 entrò al noviziato dei Missionari del Sacro Cuore, e ricevette la formazione filosofica a Watertown, nello stato di New York.
Era conosciuto soprattutto per le sue qualità di predicatore e per il cosiddetto “dono di conoscenza”, per il quale si afferma che, soprattutto in occasione delle Messe di guarigione, veniva a conoscenza e annunciava le guarigioni che Dio realizzava tra i presenti e, talvolta, anche di persone assenti. Grazie a questa fama arrivò a predicare in molti paesi del mondo, in America, Europa, Asia, Africa e Oceania. Morì a San Antonio de Arredondo, in provincia di Córdoba, in Argentina, l’8 giugno 1999, stroncato da un infarto durante la predicazione di un ritiro spirituale per sacerdoti.
Preghiera di guarigione di P. Emiliano Tardif
http://www.youtube.com/watch?v=l8Lu_wXz5oYVediamo cosa disse Padre Emiliano Tardif nel suo libro “Cristo Gesù è vivo” (Edizioni Dehoniane Roma pag. 73-81)
« Da Caterina Latapie, guarita nel marzo 1858, fino a Sergio Perrin, guarito nel 1978, solo sessantaquattro guarigioni furono riconosciute ufficialmente come miracolose dalla Chiesa. Ma non si deve dimenticare che solo nell’anno 1972 sono stati annotati negli archivi ben cinquemilaquattrocentotrentadue casi di guarigione »’.
Una guarigione miracolosa fu quella di Anita Siu de Sheffer. Qui il Signore fece ciò che la scienza medica non avrebbe potuto fare. In occasione di un’incidente automobilistico, avvenuto dieci anni prima a Santiago del Cile, una lesione cerebrale le aveva fatto perdere completamente il gusto e l’odorato. Appartenendo a un ceto sociale elevato, fu curata nei migliori ospedali degli Stati Uniti con speranza di ricuperare la salute. Dopo esami e terapie, i medici le dissero dell’impossibilità di un’intervento perché le fibre di trasmissione di queste funzioni sono più sottili di un capello. Testualmente le avevano detto che « solo un miracolo » le poteva far ricuperare i due sensi. Ella aveva perso la speranza di poter gustare i sapori e di sentire profumi e fiori. Durante la Messa di guarigione per i malati a Panama, il Signore ci diede diverse parole di conoscenza di ciò che stava compiendo nell’assemblea. Una di esse diceva così.
Il giorno seguente. Anita si rese conto che aveva riacquistato il suo odorato. Si svegliò col soave odore di rose che stavano presso la finestra e l’aroma del caffè della cucina. Saltò dal letto e raccontò l’avvenimento meraviglioso a suo marito. Fece colazione con le lacrime agli occhi e si rese subito conto che per la prima volta dopo l’incidente potava gustare gli alimenti. Quello che non poteva fare nessun medico di questo mondo, l’aveva fatto il Signore Gesù, padrone dell’impossibile! Poi, piangendo di gioia, disse a tutta l’assemblea:
« Io ho due bambini, ma non avevo mai potuto sentire il loro odore. Voi mamme, voi, lo sapete cosa significhi sentir l’odore del proprio bambino. Ebbene, questa mattina, io mi sono avvicinata a loro, li ho abbracciati e ho cominciato a sentire dolcemente il loro odore ».
P. Emiliano Tardif : testimonianza personale
http://www.youtube.com/watch?v=1dj5S5PHdFUUn’altra bellissima testimonianza di guarigione miracolosa fu resa dalla persona stessa guarita, in una sua lettera del 25 agosto 1981.
« Soffrivo di artrite reumatoide [...] Attacca le articolazioni producendo un dolore terribile e l’organismo s’irrigidisce; il corpo si va indurendo, deformando e, generalmente, si finisce su una sedie a rotelle. [...] In quel tempo quando il medicamento mi stava recando danni venne in Paraguay il p. Emiliano Tardif. Lo ascoltai la prima volta nella chiesa di sant’Alfonso. Al momento della guarigione, sentii che il mio cuore
Come mi hanno spiegato i medici, la persona che soffre di questa malattia, anche nell’ipotesi della sua guarigione non perde mai l’artritest: è come un marchio che le rimane per tutta la vita. È come il malato che ha avuto un infarto: gli resta la cicatrice nel cuore. Tuttavia, confrontando le analisi che mi hanno fatto, si può vedere che sono guarita e che sono sparite le tracce dell’artritest. La sola spiegazione che si può dare di tutto questo è che si tratti d’un miracolo di Dio ». (Maria Teresa Galeano de Baez)
Gesù sta guarendo,: di Padre Emiliano Tardif
http://www.youtube.com/watch?v=Rx0GanBW6-cChe i segni della potenza di Dio non siano solo uno spettacolo ma aiutino efficacemente il rinnovamento della vita di fede, lo dice espressamente l’arcivescovo di Tahiti al mio superiore provinciale in una lettera cui trascriviamo integralmente la prima parte.
Papeete, 30 novembre 1982
Reverendissimo Padre, ero assente mentre il p. Tardif ha predicato in mezzo a noi, dal 21 ottobre al 14 novembre. Tuttavia al mio ritorno ho potuto costatare il cambiamento dovuto alla sua predicazione.
1. Il numero dei partecipanti alla domenica è aumentato considerevolmente.
2. Si è instaurato un certo clima ecumenico.
3. Ovunque nasce o rinasce la vita spirituale.
4. Si sono avute grandi conversioni e le confessioni sono diventate molto frequenti.
5. Il clero, i religiosi e le religiose hanno apprezzato molto la predicazione del p. Tardif.
6. Un gran numero di coppie illegittime, si preparano per il matrimonio oltre che a un rinnovamento della vita familiare.
La diocesi non aveva mai sperimentato un tale slancio di fede. Abbiamo celebrato due sinodi, fatto una visita pastorale, ritiri predicati da eccellenti sacerdoti in questi ultimi quindici anni, abbiamo avuto dellegrandi manifestazioni religiose, ma mai con risultati vasti e profondi paragonabili a questo.
+ Michel Coopenrath arcivescovo di Papeete
Ripetè la sua testimonianza alla televisione e in seguito nello stadio dinanzi a ventimila persone. Oggi evangelizza con canti carismatici, interpellando i giovani. Gesù è il Signore anche di artisti e cantanti. Le guarigioni hanno uno scopo molto chiaro di cui dobbiamo tener conto. L’arcivescovo di Brazzaville l’ha scritto in maniera molto bella in una lettera a tutte le comunità della sua diocesi:
Brazzaville, 7 ottobre, 1983
Siamo stati molto contenti della predicazione del p. Tardif che ha ripreso il tema del centenario dell’evangelizzazione del Congo: il rinnovamento della fede. Le sue
Lo spettacolo più straordinario era di vedere, durante la preghiera, i malati guarire, i paralitici camminare, i muti parlare … era un rivivere i tempi della chiesa primitiva con Gesù. Ma che nessuno dimentichi lo scopo di questi segni miracolosi di Gesù: sono una testimonianza per risvegliare la fede di chi non crede e per fortificare quella dei credenti.
Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono! (Mt 13,16-17).
Il p. Tardif ci ha predicato un vangelo di verità e non di menzogna. Aver visto questi segni e non credere, ecco quello che Gesù chiama « peccato contro lo Spirito Santo », perché si rifiuta di riconoscere la verità … e ciò è molto grave.
La predicazione accompagnata dal potere di guarigione, che noi abbiamo vissuto, lascerà una traccia profonda di cui le generazioni congolesi parleranno per molto tempo, come si parla ancora delle opere e delle parole di Gesù Cristo.
+ Mons. Barthélémy Batantu arcivescovo di Brazzaville
Il vescovo di Sangmelino nel Cameroun mi aveva invitato ad un ritiro sacerdotale. Vi chiamò tutti i suoi sacerdoti; ma uno di loro disse: « Io non ci voglio andare, perché là non si parlerà che di miracoli e sempre di miracoli ».
Il vescovo gli rispose: « Vai, non aver paura. Il tema del ritiro non è la guarigione, ma la preghiera ».
Il sacerdote ci andò, ma più per l’esortazione del vescovo che per propria convinzione. Così cominciò il ritiro, ma al terzo giorno si alzò davanti a tutti e disse: « Soffrivo di un’artrite deformante alle mani che mi impediva persino di allacciarmi le scarpe. Di più debbo dire che non volevo partecipare a questo ritiro temendo che non si parlasse d’altro che di miracoli. Ma durante la messa di ieri, ho sentito come un grande caldo nelle mie mani. Voglio rendere gloria a Dio, perché sono perfettamente guarito. Posso muovere le mani … ».
Io aggiunsi ridendo:« Non volevi sentir parlare di miracoli e ora sei tu che non cessi di proclamare le meraviglie del Signore ». Tutti ridevano e lodavano Dio, mentre lui muoveva e mostrava le mani.
La nostra disposizione dovrebbe essere quella di un pieno abbandono nelle mani del Padre amoroso: egli ha un piano meraviglioso su di noi.
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