AUGURI PAPA FRANCESCO
17 DICEMBRE 1936
L’attuale capo della chiesa è si argentino, ma i suoi genitori sono di origine italiana, per la precisione piemontesi. Il padre, funzionario delle ferrovie si era recato con la moglie, casalinga, a Buenos Aires in cerca di fortuna nel lontano 1928. Fu il primogenito della coppia che successivamente ebbe altri 4 figli.
Durante il suo soggiorno in di studio in Germania, nel 1986, si affezionerà moltissimo all’immagine di Maria che scioglie i nodi, fino a portarne la devozione anche in Argentina dove diventa direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù di Cordoba.
Il 20 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires e successivamente cardinale del titolo di San Roberto Bellarmino. Dal 2005 al 2011 è a capo della Conferenza Episcopale Argentina.
Ciò che caratterizza il suo impegno come vesovo è lo stile di vita semplice. Si sposta con mezzi pubblici rinunicando a vivere nella sede dell’Episcopato a favore di un comune appartamento dove si cucina da solo.
Per quanto riguarda le sue posizioni teologiche, morali e sociali, possiamo evidenziare come si sia schierato contro i sacerdoti che non volevano battezzare i figli di coppie non sposate o di madri nubili, ha posto grande opposizione all’eutanasia, ma ammette l’utilizzo dei contraccettivi per evitare le malattie, pur non approvandone la distribuzione gratuita (pratica usata invece favorevolmente dal governo argentino). Non gradisce le unioni omosessuali ma ribadisce l’importanza del rispetto reciproco.
Un’altra caratteristica che piace tanto ai cattolici è il suo parlare chiaro e senza mezzi termini. Non teme nemmeno le classi politiche e lo ha dimostrato nel 2002, quando in piena crisi economica dell’Argentina, criticò aspramente il governo dicendo:
Bergoglio ha sempre dedicato grande attenzione alle persone che vivono ai margini della società, tanto da affermare che il potere del Papa deve essere il servizio, specie ai più poveri, ai più deboli e ai più piccoli. In quest’ottica, desidera una Chiesa di «prossimità», vicina all’umanità e alle sue sofferenze.
La sua elezione a pontefice era già stata sfiorata nel Conclave del 2005, ma con le dimissione di Papa Ratzingher la sera del 13 marzo 2013 ottiene la nomina assumendo il nome di Francesco in onore a San Francesco d’Assisi. Già dal suo primo saluto si nota la sua semplicità e la sua devozione mariana. L’11 luglio 2013 ha varato con un “motu proprio” entrato in vigore il 1º settembre 2013 una serie di misure che riformano il Codice Penale vaticano, adeguandolo alle normative internazionali e modificando la legislazione vaticana. Le disposizioni
Il 18 luglio 2013 ha istituito una commissione referente che dovrà raccogliere informazioni sulle questioni economiche che interessano la Santa Sede. I membri della Commissione sono laici, fatta eccezione per il segretario che è un ecclesiastico.
In vista della delicata situazione dei sacerdoti implicati in indagini su minori il 22 marzo 2014 ha approvato l’istituzione di una Commissione per la protezione dei fanciulli, anche se già il 5 febbraio dello stesso anno le Nazioni Unite avevano chiesto al Vaticano di rimuovere immediatamente tutti i sacerdoti riconosciuti colpevoli o sospettati di abusi su minori e di denunciarli alle autorità. E come a confermare che voleva essere un uomo di fatti e non solo parole l’11 aprile conferma il suo impegno nella lotta contro la pedofilia e chiede perdono per gli abusi commessi sui minori da parte dei sacerdoti.
Vi sono state delle accuse mosse contro Bergoglio quando ancora non era papa relativamente alla responsabilità del rapimento e di due sacerdoti gesuiti durante la dittatura militare nel suo paese (1976-1983) ma tali accuse sono state tutte smentite, anche da Pérez Esquivel, che ha vinto il premio Nobel per la Pace, proprio per le denunce contro gli abusi della dittatura militare, il quale ha difeso Bergoglio dalle accuse di complicità.
Ma questo papa tanto discusso amato e odiato allo stesso tempo nonostante tutto continua la sua lotta, continua il suo cammino, sempre con il sorriso,
anche se a volte appare stanco, continua a chiedere preghiere, continua
ad incontrare le migliaia di pellegrini che ogni mercoledì si accalcano
con qualsiasi tempo in piazza san Pietro per le udienze. Solo il tempo ci darà forse modo di comprendere meglio quest’uomo semplice, chiamato a capo di una Chiesa dilaniata dagli scandali e dalla vanità. Nel frattempo continueremo a pregare lo Spirito Santo che con Maria Santissima sciolga tutti i nodi, lo guidi e lo illumini nel suo operato.Tanti auguri Papa Francesco.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Francesco
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