NATALE NEL MONDO
Africa
Australia
Ciò che colpisce osservando dall’esterno le tradizioni natalizie australiane è la totale adesione alla cultura anglosassone, benché sia trascorso ormai molto tempo dall’arrivo nel quinto continente dei pionieri inglesi protestanti, avvenutoNord America
L’antico bisogno di propiziarsi un anno
fertile ostentando abbondanza nei giorni di festa, manifestato nelle
culture tradizionali da pani e dolci arricchiti con spezie
e frutta secca, si ritrova oggi nello shopping sfrenato
che caratterizza ormai tutta la cultura occidentale e che raggiunge
punte massime negli Stati Uniti d’America. Qui il Natale assume tratti
particolari, costituendo uno dei momenti privilegiati in cui vengono
alla luce le diverse radici culturali; il modo di festeggiarlo varia
infatti in funzione delle origini familiari. Ad esempio, gli italoamericani (numerosi anche in Canada) osservano la Vigilia di magro ed attendono la mezzanotte per consumare un sontuoso pranzo a base di pesce, mentre i cino-americani non rinunciano alle loro tradizioni, per quanto trasformate e riproposte come nuove: per il Capodanno, rinnovano il tipico scambio di visite e di doni alimentari offrendo agli amici dei cookies a forma di Buddha o di pesce, simbolo di vita e fecondità.
America LatinaNell’America Latina il Cristianesimo era inizialmente la religione dei conquistatori. Col passare dei secoli, si è trasformato in un grande contenitore in grado di cogliere e riunire sincreticamente le tradizioni indigene o importate
Ai bambini di tutto il mondo piace rappresentare la storia della natività; in Messico recitano l’episodio di Maria e Giuseppe in cerca di un riparo per la notte.
La sera del 16 dicembre si comincia ad addobbare le case con piante verdi, muschio e lanterne di carta colorata. Poi i bambini formano una processione chiamata “posada“:
i primi quattro portano sulle spalle una tavoletta con le statue di
Maria a cavallo dell’asino e di Giuseppe, dietro a loro camminano tutti
gli altri bambini con una candela accesa in mano. La “posada” passa
davanti alle case di vicini e amici, mentre i bambini cantano in coro
chiedendo ospitalità per Maria e Giuseppe. Tutti però li cacciano via, dicendo che non hanno posto e minacciando di picchiarli… La processione continua di casa in casa, finché qualcuno, finalmente li invita ad entrare.
Un’antica leggenda natalizia racconta la meravigliosa storia di una bimba messicana che non aveva niente da offrire a Gesù. La vigilia di Natale la
piccola se ne stava tutta triste davanti alla porta della chiesa, osservando i fedeli che entravano con le loro offerte. Vicino a lei, mezza nascosta dalla vegetazione, c’era la statua di un angelo. La bambina allora, cominciò a strappare le foglie cercando di liberare la statua… all’improvviso udì una voce che le diceva: “Porta questa pianta in chiesa, Gesù vi benedirà entrambe“.
Obbedendo alla voce, la bambina fece un mazzo con i rami della pianta
ed entrò in chiesa. Mentre avanzava verso il presepe, le foglie in cima
ad ogni ramo diventarono rosso fuoco, come se stessero bruciando.. Quella bellissima pianta era la poinsezia che, da allora, si vende proprio nel periodo di Natale. Molti la chiamano Stella di Natale, in ricordo del miracolo che Gesù fece per quella bimba che lo amava tanto. I bambini messicani ricevono i regali il 6 gennaio per l’Epifania.
Asia
Tutte le civiltà celebrano il Natale delle
proprie divinità ed il ciclico rinnovarsi del tempo; molto spesso
queste ricorrenze prevedono momenti di riunione familiare e d’integrazione dell’intero gruppo sociale, coesione che il più delle volte si realizza in sontuosi pasti collettivi, alla preparazione dei quali concorrono le
donne di tutto il vicinato. La festa più importante del lunario cinese è il Capodanno,
che cade intorno al 28 gennaio del calendario solare. I festeggiamenti
durano una settimana, e comportano vari fuochi, scambi di doni e riti
propiziatori che coinvolgono soprattutto i bambini, i quali affidano al nuovo anno i migliori propositi mettendo sotto il cuscino un sacchettino rosso.
È di antica memoria l’idea che vuole che ogni cosa, animata o
inanimata, sia provvista di uno spirito proprio; nelle famiglie
tradizionali, dunque, particolare riguardo sarà rivolto alle innumerevoli divinità che governano la vita quotidiana,
dal dio delle pignatte e delle padelle a quello dei coltelli, geni che
garantiscono il funzionamento e facilitano l’uso dei vari oggetti.
Fonte: http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/natale_messico.htm
Nessun commento:
Posta un commento