mercoledì 31 dicembre 2014

Letture di mercoledì 31 dicembre 2014

 San Silvestro I 4

Ottava di Natale, VII giorno  

E nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato: egli avrà sulle spalle il dominio, consigliere ammirabile sarà il suo nome.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che nella nascita del tuo Figlio hai stabilito l’inizio e la pienezza della vera fede, accogli anche noi come membra del Cristo, che compendia in sè la salvezza del mondo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

PRIMA LETTURA

1 Gv 2, 18-21 – Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
san giovanni ev1Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.
Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ora voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 95angeli2
RIT: Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.RIT
Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.RIT
Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli.RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 1-18 – Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce Gesù Bambino (2)splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La luce e le tenebre.
Il pensiero dominante, che oggi accompagna la stragrande maggioranza della gente, è la fine dell’anno; un giorno e soprattutto una notte da festeggiare con riti diversi, ma con la costante di voler rigettare tutti i mali passati e propiziare il futuro. È sorprendente costatare come la liturgia, che la Chiesa ci propone per questo giorno ignori completamente questa realtà. Addirittura, quasi in tono di sfida, ci fa ancora una volta riflettere sul prologo del Vangelo di Giovanni proponendoci le stesse parole congesu bambino6 cui inizia anche la Genesi, il primo libro della Scrittura Sacra: “in principio…”. Si parla di un principio senza data, quasi ci si volesse far astrarre dal tempo, ma per dirci che è stato lo stesso Dio a creare e riempire il tempo di tutto ciò che esiste, cominciando da noi uomini, creati a sua immagine e somiglianza. Siamo sollecitati perciò, a partire dalle nostre artificiose suddivisioni, a guardare al tempo in prospettiva di eternità e a riempirlo di sacro. Allora principio e fine si fondono nella continuità e noi a vivere quello spazio che ci è concesso. Il tempo senza Dio diventa un susseguirsi di istanti che consumano e bruciano il tempo perché non vissuto nella verità e nella fecondità. In questa prospettiva comprendiamo meglio l’alternanza della luce e delle tenebre, della cronaca senza significati reali e della storia che diventa sacra. Si tratta in fin dei conti o di accettare Dio come Signore della storia o di abbandonarci ai nostri calcoli umani e alle nostre penose solitudini. San Giovanni ci ricorda che venne la luce vera che illumina ogni uomo, che venne tra la sua gente, ma che i suoi non l’hanno accolta. A coloro che però l’hanno accolta ha dato il potere di diventare figli di Dio. Ecco la vera qualifica e la suprema aspirazione a cui dobbiamo tendere ogni giorno, per tutto il tempo che ci è concesso.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

Gesù bambino 8PREGHIERA DELLA SERA

Al termine di quest’anno, Ti ringraziamo o Signore per tutti i doni ricevuti, e Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. O Dio, Signore del tempo e della vita, concedici di scoprire con gioia i segni della Tua provvidenza e donaci la forza di testimoniare e di diffondere il vangelo del Tuo Figlio, il Cristo benedetto, che vive e regna con Te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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