I Settimana del Tempo di Avvento
Narrate tra i popoli la gloria del Signore, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi; grande è il Signore e degno di ogni lode.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che hai chiamato molti popoli dell’Oriente alla luce del Vangelo, con la predicazione apostolica di san Francesco Saverio, fà che ogni comunità cristiana arda dello stesso fervore missionario, perchè su tutta la terra la santa Chiesa si allieti di nuovi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.PRIMA LETTURA
Is 25, 6-10 – Dal libro del profeta Isaia.
In
quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su
questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini
eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su
questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre
distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia
del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha
parlato. E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo
sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.22RIT: Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.
Il
Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa
riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. RIT
Mi guida per il giusto cammino a motivo
del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male,
perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno
sicurezza. RIT
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. RIT
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo: beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia.
VANGELO
Mt 15, 29-37 – Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Gesù invita al suo banchetto.
Gesù, dopo avere rivelato la sua conoscenza e misericordia ai piccoli e ai poveri, ora
li chiama a formare con lui una sola famiglia, una comunione profonda, una gioia infinita intorno al suo banchetto eucaristico, in cui scaturisce la vera guarigione. Quindi in questo banchetto, che è la moltiplicazione dei pani, Matteo ci sottolinea che Gesù anticipa, apre il suo regno di salvezza compiendo un gesto importantissimo che egli realizzerà nell’ultima cena, in quanto “prese il pane, rese grazie e lo spezzò”. Egli precisa la sua missione di dare la vita in pienezza a tutta l’umanità, e di mostrare il vero amore del Padre. La Chiesa considera Cristo, l’unico pane di vita che possa soddisfare pienamente la fame dell’uomo, poiché egli è fonte di vita. Allora non soltanto i ciechi e gli ammalati che sono invitati a mangiare di questi pochi pani e pochi pesci, ma ci siamo anche noi chiamati alla fonte, cioè alla mensa eucaristica, con umiltà di cuore perché egli conosce la nostra miseria, e ci risana mediante i sacramenti, soprattutto quello della penitenza e dell’eucaristia che è fonte della nostra comunione. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
li chiama a formare con lui una sola famiglia, una comunione profonda, una gioia infinita intorno al suo banchetto eucaristico, in cui scaturisce la vera guarigione. Quindi in questo banchetto, che è la moltiplicazione dei pani, Matteo ci sottolinea che Gesù anticipa, apre il suo regno di salvezza compiendo un gesto importantissimo che egli realizzerà nell’ultima cena, in quanto “prese il pane, rese grazie e lo spezzò”. Egli precisa la sua missione di dare la vita in pienezza a tutta l’umanità, e di mostrare il vero amore del Padre. La Chiesa considera Cristo, l’unico pane di vita che possa soddisfare pienamente la fame dell’uomo, poiché egli è fonte di vita. Allora non soltanto i ciechi e gli ammalati che sono invitati a mangiare di questi pochi pani e pochi pesci, ma ci siamo anche noi chiamati alla fonte, cioè alla mensa eucaristica, con umiltà di cuore perché egli conosce la nostra miseria, e ci risana mediante i sacramenti, soprattutto quello della penitenza e dell’eucaristia che è fonte della nostra comunione. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
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