II Settimana del Tempo di Avvento
Questa
santa lottò fino alla morte per la legge del Signore, non temette le
minacce degli empi, sulla roccia era fondata la sua casa.
PREGHIERA DEL MATTINO
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo…PRIMA LETTURA
Sir 48, 1-4. 9-11 – Dal libro di Siracide.In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell’amore.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.79RIT: Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta. Seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. RIT
Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal
cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha
piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. RIT
Sia la tua mano sull’uomo della tua
destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci
allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Mt 17, 10-13 Dal Vangelo secondo MatteoMentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Il regno di Dio è già presente.
Ancora un pretesto per misconoscere la
venuta del Messia. “Prima deve venire Elia, osservano gli scribi,
fidandosi delle loro fasulle interpretazioni della scrittura. “Elia è
già venuto” – dice Gesù. Quanto è difficile leggere e interpretare i
segni di Dio! Quanto sono diversi dalle nostre aspettative! Chissà quale spettacolo si
attendevano gli scribi; certo non potevano immaginare, con le loro frenesie di grandezza, che colui che era l’atteso delle genti, si manifestasse con tanta umiltà e tanta modestia. Tanto meno potevano tollerare che la venuta del Messia, potesse significare lo sgretolamento del loro potere. Per questo, prima la voce di Giovanni Battista e poi quella dello stesso Cristo, saranno come una voce nel deserto. Li scandalizza l’austerità del precursore, ancor più li sconvolgerà l’annuncio messianico delle beatitudini e del perdono. Gli stessi apostoli non resistono alla tentazione di ritenere assurdo che il loro maestro e messia, capace di prodigi di ogni genere, dovesse soffrire a causa dei suoi avversari. Ancora oggi è incomprensibile a molti che l’avvento del Regno debba realizzarsi attraverso il martirio e la croce. Quell’evento è ancora motivo di scandalo, uno scandalo che trova le sue migliori giustificazioni proprio dinanzi agli eventi più tragici della storia, quando la violenza e la prepotenza degli uomini sembrano prendere il sopravvento sulla bontà e sulla pazienza di Dio. Allo scandalo della croce qualcuno oggi vorrebbe aggiungere lo scandalo del presepio! Ma proprio quella Croce, proprio quel Presepe recide, è fuoco, chiede la risposta, la nostra. Quando siamo Cristiani lo siamo sempre, in chiesa, per strada, sul treno e in scuola… con una sola vita, quella redenta da Cristo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
attendevano gli scribi; certo non potevano immaginare, con le loro frenesie di grandezza, che colui che era l’atteso delle genti, si manifestasse con tanta umiltà e tanta modestia. Tanto meno potevano tollerare che la venuta del Messia, potesse significare lo sgretolamento del loro potere. Per questo, prima la voce di Giovanni Battista e poi quella dello stesso Cristo, saranno come una voce nel deserto. Li scandalizza l’austerità del precursore, ancor più li sconvolgerà l’annuncio messianico delle beatitudini e del perdono. Gli stessi apostoli non resistono alla tentazione di ritenere assurdo che il loro maestro e messia, capace di prodigi di ogni genere, dovesse soffrire a causa dei suoi avversari. Ancora oggi è incomprensibile a molti che l’avvento del Regno debba realizzarsi attraverso il martirio e la croce. Quell’evento è ancora motivo di scandalo, uno scandalo che trova le sue migliori giustificazioni proprio dinanzi agli eventi più tragici della storia, quando la violenza e la prepotenza degli uomini sembrano prendere il sopravvento sulla bontà e sulla pazienza di Dio. Allo scandalo della croce qualcuno oggi vorrebbe aggiungere lo scandalo del presepio! Ma proprio quella Croce, proprio quel Presepe recide, è fuoco, chiede la risposta, la nostra. Quando siamo Cristiani lo siamo sempre, in chiesa, per strada, sul treno e in scuola… con una sola vita, quella redenta da Cristo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
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