lunedì 22 dicembre 2014

NATIVITÀ DI GESÙ

NATIVITÀ DI GESÙ

22 dicembre 1984
gesù bambinoIl 22 dicembre 1984, la Regina della Pace disse alla veggente Jelena Vasilj, “Non essere triste! A Natale ti mostrerò io com’è nato Gesù”. E così avvenne!
INFORMAZIONI SULLA VEGGENTE
Jelena Vasilj, nata il 14 maggio del 1972, viveva con la sua famiglia in una casa a piedi del monte Krizevac. Aveva solo 10 anni e mezzo quando sentì per la prima volta la voce della Madonna nel suo cuore. Poco prima aveva rivolto a Dio una preghiera “O Signore, come sarei felice e grata se potessi credere solo in te, se potessi incontrarti e riconoscerti!“.
Il 15 dicembre del 1982 Jelena si trovava a scuola, e alla domanda rivolta a una compagna, “che ora è?“, sentì  rispondere una voce che proveniva dal suo cuore: “sono le dieci e venti”. Poi, intenzionata a farsi interrogare, sentì  la stessa voce che le consigliava di desistere.  Il misterioso interlocutore le rivelò quindi di essere un angelo e la esortò  a continuare ogni giorno a pregare.
Jelena Vasilj
Dopo dieci giorni in cui la voce dell’angelo continuava ad invitarla alla preghiera, sentì  chiaramente la voce della Madonna che le diceva: “Non intendo svelare i segreti tramite te, ma guidarti sulla strada della consacrazione”. Jelena cominciò a pregare con più fervore e attorno a lei si radunarono alcune amiche che seguirono il suo esempio.
Nel giugno dell’anno seguente si formò il “gruppo di preghiera”, assistito spiritualmente da p. Tomislav Vlasic e guidato dalla “Gospa” attraverso delle indicazioni date a Jelena e alla sua amica Marjana (anche lei aveva ricevuto il dono delle locuzioni nella pasqua di quello stesso anno). Pian piano la S. Vergine insegnò loro a meditare la Bibbia, a pregare il Santo Rosario meditandone i misteri e dettò a Jelena nuove preghiere di consacrazione al suo Cuore Immacolato e al Sacro Cuore di Gesù. Più avanti la ragazza cominciò non solo a udire la Madonna “con voce dolce e chiarissima”, ma anche a vederla ad occhi chiusi.
Perché  sei così bella?” un giorno le chiese. “Perché  amo. Se volete diventare belli, amate!“, fu la risposta.
Messaggio del 22 dicembre 1984
(Messaggio dato al gruppo di preghiera)
(Si riporta la visione della natività di Gesù avuta dalla veggente Jelena Vasilj con le stesse parole con le quali ella l’ha poi riferita, n.d.r.)
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Pochi giorni prima di Natale al cinema di Citluk davano un film in cui tra l’altro veniva presentata la nascita di Gesù. Il film cominciava alle ore 19. Marijana ed io ogni sera andavamo a messa e poi ci fermavamo in chiesa per le altre preghiere e per il rosario. Io desidero tanto andare al cinema, ma il mio papà mi ricordò che avevo promesso alla Madonna di partecipare ogni sera alla messa e che quindi non potevo andare al cinema. Questo mi rese molto triste.
Allora mi apparve la Madonna e mi disse: “Non essere triste! A Natale ti mostrerò io com’è nato Gesù”. Ed ecco come il giorno di Natale, secondo la promessa della Madonna, ho avuto la visione della natività di Gesù.
***
All’inizio vedo un angelo che subito dopo scompare e tutto diventa buio. Il buio a poco a poco diventa un cielo stellato. All’orizzonte vedo qualcuno che si avvicina. E’ San Giuseppe con un bastone in mano. Cammina su una strada sassosa in fondo alla quale vi sono delle casette illuminate. Al suo fianco, su di un mulo, vedo la Madonna molto triste. Dice a Giuseppe: “Sono molto stanca. Vorrei tanto che qualcuno ci ospitasse per la notte”.
avventoE Giuseppe: “Ecco le case. Chiederemo lì”.
Giunti presso la prima casa, Giuseppe bussa. Qualcuno apre, ma appena vede Giuseppe e Maria richiude subito la porta. Questa scena si ripete diverse volte. In qualche caso, anzi, le luci all’interno delle case si spengono mentre Giuseppe e Maria stanno per avvicinarsi per spingerli a non bussare. Tutti e due sono molto tristi, e in particolare Giuseppe è molto addolorato, confuso e turbato per tutti questi rifiuti.
Maria, pur triste, lo incoraggia:Sii in pace, Giuseppe! Il giorno della gioia è arrivato! Adesso però desidero pregare con te perché c’è tanta gente che non permette a Gesù di nascere”. Dopo aver pregato, Maria dice: “Giuseppe, guarda: laggiù c’è una vecchia stalla. Di certo non ci dorme nessuno. Sarà sicuramente abbandonata”.
avvento
E così vanno là. Dentro c’è un mulo. Mettono anche il loro davanti alla mangiatoia. Giuseppe raccoglie un po’ di legna per accendere un fuoco. Ci mette anche un po’ di paglia, ma il fuoco si spegne subito perché la legna e la paglia sono molto umidi. Maria intanto cerca di scaldarsi vicino ai muli.
Successivamente, mi si presenta una seconda scena. La stalla, fino ad allora poco illuminata, d’un tratto si illumina a giorno. All’improvviso vicino a Maria vedo il Bambino Gesù, appena nato, che muove le manine e i piedini. Ha un viso dolcissimo: sembra che già sorrida. Il cielo intanto si riempie di stelle molte luminose. Sopra la stalla vedo due angeli che hanno in mano qualcosa come una grande bandiera sulla quale c’è scritto: Ti glorifichiamo, o Signore! Al di sopra di questi due angeli c’è una schiera enorme di altri angeli che cantano e glorificano Dio.
Angelo e pastoriPoi, un po’ distante dalla stalla, vedo un gruppo di pastori che custodiscono i loro greggi. Sono stanchi ed alcuni dormono già. Ed ecco che un angelo si avvicina loro e dice: “Pastori, udite la buona novella: oggi Dio è nato in mezzo a voi! Lo troverete adagiato nella mangiatoia di quella stalla. Sappiate che ciò che vi dico è vero”. Subito i pastori si avviano verso la stalla e, trovato Gesù, si inginocchiano e gli offrono semplici doni. Maria li ringrazia con dolcezza e aggiunge: “Vi ringrazio di tutto, ma adesso vorrei pregare insieme a voi perché molti non vogliono accogliere Gesù che nasce”.
Dopo di ciò, davanti ai miei occhi scompare improvvisamente questa seconda scena e ne appare una terza. Vedo a Gerusalemme i Magi che chiedono di Gesù ma nessuno sa dare loro informazioni finchè non vedono spuntare di nuovo la stella cometa che li guida fino alla stalla di Betlemme. Estasiati e commossi, i magi guardano il Bambino Gesù, si inchinano fino a terra per famigliaadorarlo profondamente e poi gli offrono doni preziosi. Maria li ringrazia e poi dice loro: “Adesso desidero pregare con voi perché tanti uomini non vogliono adorare Gesù”.
***
Dal novembre del 1985 il dono di Jelena si ampliò. Da allora cominciò a sentire anche la voce di Gesù, che si manifestava però solo per guidare la preghiera quando il gruppo era riunito. Il dono delle locuzioni si interruppe quando Jelena si trasferì negli Stati Uniti per seguire alcuni corsi di teologia, che proseguì in Austria e concluse a Roma dove si è poi laureata. Recentemente ha terminato anche la licenza con una tesi su S. Agostino. Il 24 agosto del 2002 si è sposata a Medjugorje con Massimiliano Valente e il 9 maggio del 2003 ha avuto il suo primo figlio, Giovanni Paolo.
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/

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